Accordo tra diversi paesi per rafforzare la tutela dei minori su internet

L’accordo tra i paesi si produce in un contesto di crescente esposizione da parte dei minori a contenuti dannosi come pornografia o cyberbullismo.

In uno sforzo congiunto a tutela della sicurezza e della privacy online dei minori, Spagna, Australia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito hanno siglato una dichiarazione in occasione del Paris Peace Forum. In questo contesto, giunto alla terza edizione, i paesi hanno espresso la loro volontà di promuovere iniziative globali a supporto della protezione dei minori online.

La firma di questa dichiarazione riflette la determinazione di questi otto paesi di affrontare il modo efficace le sfide che si trovano davanti i minori di oggi. L’impegno segue il cammino tracciato da diverse iniziative e misure adottate negli ultimi anni per proteggere i diritti e gli interessi dei minori online, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia.

Tra le azioni racchiuse nella dichiarazione si trova il riconoscimento del progetto di legge di sicurezza online nel Regno Unito e la Strategia sui Diritti dell’Infanzia e la Legge sui Servizi Digitali dell’Unione Europea. Queste iniziative hanno offerto orientamento a livello internazionale su come garantire un ambiente digitale sicuro per tutti i minori.

Protezione da contenuti dannosi

Uno degli aspetti centrali della dichiarazione è la protezione da contenuti dannosi, specialmente l’esposizione in tenera età a contenuti pornografici. I paesi firmatari hanno manifestato il proprio impegno per rafforzare la protezione dei minori su internet mettendo l’accento su una privacy efficace che riesce a garantire la verifica e la stima online dell’età di chi consuma determinati contenuti.

L’accordo tra i paesi si produce in un contesto di crescente esposizione da parte dei minori a contenuti dannosi come pornografia, il cyberbullismo e contenuti che possono indurre a comportamenti autolesivi o violenti. Inoltre, si sottolinea l’importanza di disincentivare contenuti legati a problemi sociali e psicologici, abusi sessuali online, la raccolta eccessiva di dati e l’uso eccessivo degli smartphone.

Le statistiche segnalano chiaramente la necessità di far fronte a questi problemi, visto che un bambino su tre nel mondo viene esposto a contenuti pornografici prima del 12 anni di età e circa un terzo dei minori è stato vittima di cyberbullismo. Per di più, i casi di contenuti di pedopornografia online tra i 2017 e il 2019 sono raddoppiati.

Nel contesto della Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, si sta portando avanti il regolamento sull’intelligenza artificiale. Il regolamento intende preservare i diritti e i valori democratici nella nuova economia digitale, comprese misure specifiche per proteggere i minori, come l’introduzione di watermark per prevenire il furto d’identità e crimini a sfondo sessuale collegati con l’IA.