Dati IDC: impennata delle vendite di PC. Raggiunto il massimo storico dal 2012

Lo scorso anno le consegne di computer (laptop, computer fissi, ecc.) hanno fatto registrare un nuovo record di crescita, nonostante le difficoltà di approvvigionamento di chip informatici.

Nel mondo, le consegne di computer tradizionali (laptop, computer fissi, ecc.) continuano a crescere, dopo aver fatto registrare aumenti vertiginosi in termine di volumi di vendita nel 2021.

Questo è quanto emerge dagli ultimi dati sulle spedizioni elaborati dalla società di ricerche di mercato IDC, secondo cui le vendite sono tornate ai livelli del 2012, con un +34% rispetto ai minimi del 2017.

Inoltre, la stessa agenzia statistica sostiene che se non fosse stato per “il difficile ambiente logistico, a cui si è accostata una difficoltà di approvvigionamento”, le consegne di computer avrebbero superato quelle registrate nel 2012.

Dati sulle spedizioni

Con questo non si sta negando che il 2021 è stato un anno incredibile per le vendite di computer, i dati parlano chiaro.

Secondo il Worldwide Quarterly Personal Computing Device Tracker index della IDC, i volumi di consegne di PC complessivi del 2021 hanno raggiunto quota 348,8 milioni di unità, decretando un +14,8% rispetto al 2020. I dati del 2021, pertanto, hanno segnato il massimo storico che il mercato dei computer abbia visto dal 2012.

Inoltre, l’IDC ha rilevato che solo nel quarto trimestre del 2021 (4Q21) le spedizioni di computer globali hanno toccato i 92,7 milioni di unità, facendo così segnare un +1% di crescita rispetto allo stesso trimestre del 2020.

“Il 2021 è stato davvero l’anno d’oro per i computer”, ha affermato Jitesh Ubrani, responsabile delle ricerche di mercato per la divisione Mobile and Consumer Device Trackers di IDC.

“La richiesta di PC da parte dei consumatori provenienti da mercati emergenti e la domanda commerciale globale sono rimaste sostenute durante il trimestre, nonostante le problematiche legate all’offerta”.

“Anche se la domanda proveniente dal mondo dei consumi e da quello dell’istruzione è rallentata in alcuni mercati sviluppati, abbiamo ragione di credere che il mercato globale dei computer si sia assestato su livelli di gran lunga maggiori rispetto al periodo pre-pandemico”, ha concluso Ubrani.

Catena di approvvigionamento

L’IDC ha anche esaminato l’attuale difficoltà di approvvigionamento di chip che gran parte del globo sta affrontando e che è parzialmente dovuta all’impatto della pandemia da coronavirus su tutta la catena di approvvigionamento mondiale, a cui si è sommata la siccità che ha investito Taiwan e ha causato una battuta d’arresto alla produzione di chip.

“Il difficile ambiente logistico, a cui si è accostata una difficoltà di approvvigionamento, ha impedito al mercato dei PC di esprimere il proprio pieno potenziale, che avrebbe potuto superare i livelli del 2012”, ha comunicato Tom Mainelli, vicepresidente del gruppo per la divisione Device and Consumer Research di IDC.

“Abbiamo concluso l’anno con ancora molti clienti che aspettano la consegna dei propri ordini”, ha sottolineato Mainelli. “Ora stiamo cominciando l’anno nuovo e crediamo che l’offerta rimarrà rallentata, soprattutto a livello del segmento commerciale dove la domanda è più robusta”.

I dati dell’IDC molto interessanti se consideriamo che il settore dei computer è stato per anni quasi nell’ombra rispetto all’attenzione che era rivolta agli smartphone, diventati l’indicatore essenziale di prestazione del mondo dell’elettronica.

È innegabile che il settore dei computer abbia ritrovato nuovo vigore a seguito dei vari lockdown che sono stati imposti a livello globale, quando le persone si rifugiavano in casa per difendersi dalle ondate di pandemia da COVID-19.

Ciò ha fatto sì che molte famiglie dovessero rivedere le proprie modalità di lavoro, spesso adottando soluzioni di lavoro flessibile o da remoto, in cui anche gli studenti hanno dovuto passare alla didattica a distanza.

Protagonisti principali

I dati dell’IDC hanno anche rivelato quali sono state le aziende protagoniste del boom dei computer.

Le principali società di computer che hanno conquistato le prime sei posizioni per volume di unità consegnate nel 2021 sono state Lenovo, HP, Dell, Apple, Asus e Acer.

Il sistema operativo di Microsoft, Windows, rimane il leader indiscusso e viene utilizzato nella stragrande maggioranza dei PC venduti, anche se dati separati suggeriscono che le vendite di Windows 11 rimangono deboli (leggi l’articolo dedicato).

Difatti, nonostante la spinta degli ultimi anni di Satya Nadella per i servizi cloud, l’attività economica di Windows rimane ancora di dimensioni considerevoli per Redmond, dove la stessa Microsoft ha la sua sede principale, e, nel terzo trimestre, ha generato 5,68 miliardi di dollari in vendite, con un aumento del +10% rispetto all’anno precedente.