E-mail e lavoro: 4 mail in ambito di lavoro su 10 sono spam

Il phishing è la principale tecnica di attacco. Protagonista del 39,6% delle minacce rilevate da Hornetsecurity.

Circa il 40,5% delle e-mail ricevute in ambito di lavoro sono spam. A rilevarlo è il 2023 Cyber Threat Report a cura della società di sicurezza, Hornetsecurity.

Tra tutte le minacce rilevate, il phishing è quella più frequente, con un’incidenza del 39,6%.

Al momento di architettare attacchi tramite mail, i criminali utilizzano file compressi tipo ZIP e 7z (28%), HTML (21%) e DOC(X) (12,7%).

Negli ultimi mesi, sono però affiorate nuove tecniche, in risposta alla disattivazione della configurazione delle macro su Office 364 da parte di Microsoft. Aumentano così gli attacchi tramite HTML che sfruttano file LNK e ZIP embedded.

“L’aumento delle spam è un pericolo per gli utenti e soprattutto per le imprese in generale”, dichiara Daniel Hofmann, CEO di Hornetsecurity.

Per gli hacker, “tutti i settori sono un possibile obiettivo. Per questo motivo, le imprese devono garantire una formazione completa in materia di sicurezza, in modo tale da applicare misure di prevenzione di ultima generazione per contrastare le minacce”, consiglia Hofmann.

“Dobbiamo impartire formazione continua per evitare che gli hacker manomettano la fiducia che gli utenti ripongono in Microsoft e altri sistemi per uffici e per contrastare i trucchi psicologici che questi mettono in atto”, specifica il CEO.

Inoltre, “via via che aumentano i servizi in cloud e che cresce il numero di utenti che ricorre a MS Teams per condividere informazioni aziendali, diventa cruciale assicurare che tutti i dati condivisi tramite la piattaforma siano protetti”, aggiunge poi.

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