Facebook e YouTube dominano il mercato pubblicitario con il 33% complessivo degli investimenti

In precedenza, i mezzi tradizionali erano il principale destinatario degli investimenti pubblicitari, ma ora si trovano a fare i conti con la concorrenza feroce delle piattaforme tecnologiche.

Le piattaforme tecnologiche si sono imposte come attori dominanti nel comparto pubblicitario, lasciando ai mezzi tradizionali un ruolo sempre più marginale. Un chiaro esempio di questa tendenza, secondo l’ultimo rapporto mensile elaborato da Arcemedia su maggio 2023, è la crescente posizione dominante di Facebook e YouTube che insieme si accaparrano il 33% dell’investimento pubblicitario.

Facebook e YouTube sono diventati dei giganti della pubblicità online. Queste piattaforme hanno un’enorme base utenti e offrono strumenti di segmentazione avanzata che permettono agli inserzionisti di raggiungere un pubblico specifico in modo efficace. Come risultato, queste piattaforme hanno raggiunto numerosi inserzionisti desiderosi di massimizzare l’impatto delle proprie campagne pubblicitarie.

Minaccia per i mezzi tradizionali

La crescente partecipazione di Facebook e YouTube nel mercato pubblicitario ha posti i mezzi tradizionali in una posizione sempre più complicata. In precedenza, questi mezzi erano i principali destinatari dell’investimento pubblicitario, ma ora si trovano a dover fare i conti con la feroce concorrenza delle piattaforme tecnologiche. Gli inserzionisti sono attirati dalla capacità di raggiungere un pubblico esteso e altamente segmentato con Facebook e YouTube, il che ha portato ad una riduzione netta delle entrate pubblicitarie per tutto ciò che non è digitale.

La situazione pone quindi enormi sfide per i mezzi di comunicazione, visto che molti dipendono in gran misura dalle entrate pubblicitarie per finanziarie contenuti e operazioni. La contrazione di questi introiti ha portato a tagli di personale, riduzione dei budget e, in alcuni casi, alla chiusura. Ma questa situazione non si riflette unicamente sulla sostenibilità dei mezzi di comunicazioni, ma anche sulla relativa qualità e diversificazione delle informazioni per i consumatori.

Dipendenza dalle piattaforme digitali

Oltre alla concorrenza diretta in pubblicità, Facebook e YouTube traggono vantaggio anche dalla loro posizione come piattaforme di distribuzione di contenuti. Molti mezzi di comunicazione dipendono da queste piattaforme per raggiungere un pubblico più esteso e generare traffico sui propri siti web. Tuttavia, questa dipendenza significa anche che questi si trovano a sottostare ad algoritmi e politiche propri delle piattaforme, che ne possono inficiare la visibilità e la distribuzione di questi contenuti.

La crescente influenza di Facebook e YouTube nella pubblicità ha posto preoccupazioni in termini di trasparenza e responsabilità. Queste piattaforme hanno spesso ricevuto critiche per la gestione dei dati dei consumatori, la propagazione di fake news e la mancanza di controlli su contenuti dannosi. Man mano che queste tecnologie diventano attori sempre più dominanti si pone la necessità di un maggior monitoraggio e di una regolamentazione tale per garantire un contesto pubblicitario e mediatico equo e giusto.