Il video on-demand supererà il consumo di contenuti al cinema o in televisione

Le entrate del settore video on-demand cresceranno con un ritmo del 15,6% annuo nel periodo 2017-2027 e si prevede che supererà il consumo di contenuti al cinema o in televisione.

Anche se il consumo di contenuti su piattaforme come Netflix, Prime Video, HBO Max, Disney+, Apple TV o Sky è diventato qualcosa di quotidiano per molta gente, va ricordato che non è da tanto che queste piattaforme si sono imposte così su larga scala.

Ci troviamo quindi in pieno periodo di crescita e consolidamento del fenomeno video on-demand, in cui sempre più utenti si registrano sulle piattaforme disponibili e aumentano le entrate.

Secondo uno studio pubblicato da OBS Business School, il fatturato globale del settore crescerà con un ritmo del 15,6% annuo tra il 2017 e il 2027, quando arriverà a 158 miliardi di dollari.

Tra tutti i modelli di business che prevedano l’erogazione di video on-demand, l’abbonamento sarà quello più diffuso, rappresentando il 90% delle entrate totali, ben lontano dall’8% del pay per view o da altri modelli.

Gli Stati Uniti sono, a molta distanza dagli altri, il paese che primeggia per generazione di entrate nel settore, con circa 38 miliardi nel 2022, superando addirittura la somma Europa e Cina (rispettivamente 18,3 miliardi e 19,5 miliardi).

Tuttavia, il rapporto sottolinea un’importante crescita delle entrate in Europa e in Cina per i prossimi anni. Così, mentre negli Stati Uniti si prevede una crescita media annua del 9,3% fino al 2027, per Europa e Cina la percentuale sale, rispettivamente, al 12,4% e al 11,4%.

Inoltre, il livello di penetrazione di video on-demand è chiaramente superiore nei paesi più avanzati dell’Occidente, con Stati Uniti in testa seguiti da Canada, Regno Unito, Germania e Norvegia.

Inoltre, si riporta, ma senza nessuna sorpresa, che la Cina sarà leader mondiale indiscusso per numero di utenti, con un totale stimato su 859 milioni nel 2027, lontano dall’Europa (503 milioni) e Stati Uniti (339 milioni). L’India vedrà una tendenza in crescita, con una base utente in costante espansione.

Relativamente alla divisione del pubblico per piattaforma, il settore è dominato da Netflix, che conquista il 47% del mercato, seguito a grande distanza da Prime Video (12,2%), Disney+ (7,4%), Hulu (5,8%), Apple TV (5,8%), HBO Max (5%) o Paramount+ (3,2%).

Il rapporto contiene una sezione con alcune previsioni da qui a fine decennio. In primo luogo, si stima che il video on-demand supererà il consumo di contenuti al cinema e in televisione a livello globale. Inoltre, il settore concentrerà la maggior parte dei budget destinati alla produzione audiovisiva, posizionandosi sopra grande e piccolo schermo.

Il rapporto pronostica poi che la cultura occidentale smetterà di essere il punto di riferimento dei contenuti, con il sorpasso dell’Oriente trainato da Cina e India.

Infine, il rapporto conclude dicendo che gli spettatori potranno scegliere la direzione che dovrà adottare il contenuto consumato in un certo istante e potranno farlo in tempo reale. Si prevede che il video on-demand incontrerà nel product placement e nelle sponsorizzazioni nuovi e potenti strumenti di finanziamento.