La Conferenza dell’ONU sul Cambiamento Climatico propone di triplicare la produzione mondiale di energie rinnovabili

Questo l’ambizioso obiettivo emerso nel contesto della COP28 di Dubai.

Mentre l’urgenza con cui affrontare la crisi climatica si fa sempre più forte, nel contesto della Conferenza dell’ONU sul Cambiamento Climatico (COP28), che quest’anno si celebra a Dubai, sembra palesarsi un nuovo obiettivo condiviso tra i capi di governo presenti: triplicare la produzione mondiale di energie rinnovabili.

Nonostante i nutriti investimenti in transizione energetica, un recente studio a cura di Capgemini rivela che il mondo non sembra fare i passi avanti necessari a rispettare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. La complessità dell’obiettivo di quest’anno non sta solo nel triplicare la capacità installata, ma anche aumentare il ritmo di crescita annuo, spiegano.

Il piano ambizioso di triplicare la produzione di energie rinnovabili su tradurrebbe in un investimento stimato di 5 bilioni di dollari annui. Questo, a sua volta, permetterebbe ai paesi di allineare le proprie strategie verso emissioni nette pari a zero, segnando una svolta cruciale nella mitigazione del cambiamento climatico. Tuttavia, il rapporto di Capgemini evidenzia ostacoli importanti, come lo sviluppo ancora difficoltoso dell’energia eolica marina.

È stata poi sollevata la possibilità di un “risorgimento del nucleare” per complementare la generazione rinnovabile, anche se questo crea divisioni a livello di consenso sociale. Capgemini suggerisce che anche la capacità nucleare dovrà essere triplicata entro il 2050 e sottolinea l’importanza di rivedere chiusure e di allungare la vita degli impianti esistenti.