La protezione di dati è un problema per il 28% delle imprese a quattro anni dal GDPR

Un terzo delle imprese riconosce che la sicurezza rappresenta la sfida maggiore.

Garantire la sicurezza e la protezione dei dati nel contesto delle attuali condizioni di lavoro remoto e di insufficienza di personale specializzato si è convertito in una delle principali sfide per le imprese di oggi.

Questo è quanto riportato dal Digital Transformation Survey a cura di Konica Minolta e Keypoint Intelligence, che parte proprio dai cambiamenti generati dalla pandemia nel contesto lavorativo e dalle disuguaglianze tra le grandi e le piccole società.

Il 34% delle imprese segnala che la sicurezza rappresenta la sfida maggiore, mentre il 28% riconosce che, a quattro anni dall’adozione del GDPR (Regolamento Generale per la Protezione dei Dati) nell’Unione Europea, la protezione dei dati continua ad essere un problema.

Inoltre, 1 impresa su 4 ha problemi con lo smartworking in termini di infrastruttura e servizi IT, applicazioni e software. Restare aggiornati con le nuove tecnologie e la situazione di scarsità di personale specializzato sono altre due difficoltà rilevate dalle imprese.

Il rapporto dimostra che la gestione di documenti è piuttosto caotica. L’archiviazione non è ben organizzata nel 66% dei casi e molte società utilizzano diverse piattaforme per il workflow, il che determina rallentamenti e ostacoli alla produttività.

Anche se la trasformazione digitale è la priorità per il 45% delle società, nel caso particolare delle microimprese, la percentuale scende al 35%. Inoltre, circa l’11% di queste attività con pochi dipendenti non ha ancora iniziato ad adottare le tecnologie di trasformazione digitale, rimanendo quindi indietro rispetto al resto del contesto.