Tesla arresta la produzione nello stabilimento di Shanghai a seguito di un focolaio Covid
La Cina rafforza le misure di contenimento del virus a seguito dell’aumento dei casi di infezioni da coronavirus. Tesla intanto sospende la produzione nello stabilimento di Shanghai.
Testa ha sospeso per due giorni la produzione nel suo stabilimento di Shanghai, in un momento in cui il governo cinese rafforza le misure di contenimento del virus in risposta a un nuovo preoccupante focolaio di Covid-19.
Reuters riporta che Tesla ha informato con una circolare interna il proprio staff dello stabilimento di fermare la produzione, avviso che è poi stato inoltrato anche ai fornitori Tesla nella regione.
Lo scorso mese, Tesla aveva comunicato che avrebbe raddoppiato la propria capacità produttiva in Cina grazie al nuovo stabilimento di Shanghai, obiettivo che era stato fissato alla luce della crescente domanda.
Stabilimenti a Shanghai
Il nuovo stabilimento sorgerà nei pressi dell’esistente base produttiva in Lingang Pudong New Area.
È bene ricordare che Tesla è stata la prima casa automobilistica straniera a operare in uno stabilimento interamente di proprietà localizzato in Cina, grazie al suo centro produttivo di Shanghai, aperto nel 2019.
Tesla ha poi effettivamente avviato la produzione nel centro di Shanghai, noto come Gigafactory 3, meno di un anno fa, una volta terminati i lavori.
Lo stabilimento produce la Tesla Model 3 e la Model Y e viene utilizzato per la costruzione di 500.000 automobili l’anno, anche se il progetto di espansione per la Gigafactory 3 potrebbe portare la capacità produttiva fino a un milione di veicoli elettrici all’anno già a partire da questo 2022.
Tuttavia, secondo quanto riportato da Reuters, intervistando e coinvolgendo personale che aveva poi chiesto di non essere identificato per via della natura confidenziale dei progetti, una volta completato il nuovo stabilimento di Shanghai e reso interamente funzionante, Tesla potrà raggiungere una capacità pari a 2 milioni di veicoli l’anno.
Sospensione della produzione
Mercoledì, ai fornitori e allo staff Tesla dello stabilimento di Shanghai, in funzione 24 ore su 24, è stata inviata una circolare interna, di cui Reuters ha preso visione, dove si informava che la produzione sarebbe stata sospesa da mercoledì a giovedì.
Non veniva indicata la ragione per questo stop della Gigafactory 3, ma la comunicazione è giunta in un momento in cui a Shanghai, e in molte altre città della Cina, si rafforzano le misure di contenimento del virus e si impongono limitazioni al movimento delle persone nel tentativo di contrastare alcuni dei più grandi focolai Covid degli ultimi due anni.
Queste misure, in alcuni altri centri produttivi della Cina, hanno imposto chiusure immediate, ponendo grossa pressione sulle catene di approvvigionamento.
Difatti, le autorità hanno richiesto ai residenti di Shanghai di non lasciare le proprie abitazioni o il proprio luogo di lavoro per un periodo di tempo variabile tra le 48 ore e i 14 giorni al fine di portare a termine i dovuti test anti-Covid o le operazioni di contact tracing.
Tesla, sul momento, non ha rilasciato alcun commento.
Tuttavia, in una nota separata inviata mercoledì, anche questa passata sotto l’occhio di Reuters, Tesla ha chiesto ai propri fornitori di stimare quanti lavoratori fossero necessari per raggiungere la piena produzione e di fornire i dettagli dei lavoratori interessati dalle restrizioni anti-Covid.
Inoltre, la circolare chiedeva ai propri fornitori di preparare i lavoratori a vivere, dormire e mangiare all’interno dello stabilimento, seguendo un modello simile al processo cinese di “gestione a ciclo chiuso”.