Europa, responsabile del 20% dell’investimento globale in intelligenza artificiale

IDC calcola che quest’anno saranno 33,2 miliardi i fondi destinati a questo fenomeno tecnologico.

Quest’anno l’Europa investirà 33,2 miliardi di dollari in intelligenza artificiale (IA). Questa è la revisione sostenuta da IDC, che spiega che il Vecchio Continente è attualmente responsabile del 20% della spesa globale in questa tecnologia.

Si tratta di una percentuale tutt’altro che irrisoria, soprattutto per via della difficile situazione economia, della crescita dell’inflazione e dei licenziamenti di massa promossi da alcune imprese o dai relativi tagli di budget. Non mancano poi anche aggravanti, come conflitti politici e la situazione russo-ucraina.

“Gli investimenti europei in IA si sono dimostrati resilienti alle perturbazioni”, commenta Carla La Croce, direttrice di ricerca per IDC Customer Insights & Analysis. “Le imprese ne riconoscono i vantaggi, come miglioramenti nelle operazioni commerciali, ottimizzazione dei processi, efficienza, resilienza e decision-making”, aggiunge poi.

La Croce spiega che “le imprese stanno cercando casi d’uso per migliorare i propri sistemi di sicurezza, garantire l’efficienza operativa e offrire servizi di alta qualità ai clienti”.

Attualmente, il bancario, il commercio al dettaglio e il manifatturiero (declinato in produzione discreta e di processo) sono i settori che investono più denaro in intelligenza artificiale. Il mondo software rappresenterà quasi un terzo della spesa in questo 2023. Una necessità comune per molte imprese è la protezione, specialmente a livello di sistemi di prevenzione e l’individuazione di frodi.

L’interesse europeo per l’intelligenza artificiale dovrebbe rimanere costante anche nei prossimi anni. IDC ritiene che la spesa registrerà un tasso di crescita anno pari al 29,6% annuo tra il 2021 e il 2026 contro un dato globale pari al 27%. Questo significa che tra tre anni verrà infranta la soglia dei 70 miliardi di dollari.