Gli azionisti di Twitter voteranno il 13 settembre la vendita ad Elon Musk

La controversia tra Elon Musk e Twitter deve ancora essere dibattuta nelle aule di competenza, ma intanto Twitter porta a casa un primo punto con la decisione della Corte di Equità del Delaware.

Il prossimo 13 settembre, gli azionisti di Twitter sono chiamati a pronunciarsi sul futuro di Twitter, ossia se la piattaforma social debba essere formalmente venduta a Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla e SpaceX, o meno. Musk la scorsa primavera aveva offerto per la società 44 miliardi di dollari, anche se in un secondo momento si era ritirato poiché, secondo la sua posizione, il numero di account falsi era maggiore rispetto alle stime fornite inizialmente.

Twitter ha comunicato i propri azionisti al volo tramite un comunicato rivolto alla Commissione per i Titoli e gli Scambi americana, ossia l’ente preposto alla vigilanza della borsa valori. La votazione potrebbe quindi dare un risultato controverso qualora fosse positiva alla vendita visto che, allo stato attuale, Musk ha rinunciato all’operazione, ma potrebbe anche alimentare ancora di più il contenzioso legale tra le parti che ora si trova a dover essere dibattuto davanti ad un tribunale. È indubbio che la posizione di Twitter è quella di spingere l’imprenditore multimiliardario a onorare gli accordi presi in primavera.

L’udienza è fissata per ottobre, ma intanto la Corte di Equità del Delaware si è pronunciata a favore di Twitter, decretando che il social ha ragione a voler proseguire l’operazione sulla base delle trattative in essere con Musk.

Musk, nel mese di luglio, aveva fatto sapere di non aver ricevuto informazioni affidabili da parte di Twitter sul numero totale di account falsi registrati sul social e di non aver avuto notizie sui metodi di controllo e sospensione degli account spam che la società aveva adottato.

Qualora l’operazione di acquisizione dovesse andare in porto, a Twitter spetterebbero 54 dollari per azione, il che rappresenterebbe una maggiorazione del 38% rispetto al valore dei titoli alla chiusura della giornata di quotazioni del 1 aprile 2022, vale a dire l’ultima giornata completa di negoziazione delle azioni prima dell’offerta di acquisto.