“L’era dei dati non strutturati è già qui”

Come sarà il 2024 in termini di dati e intelligenza artificiale? Qlik condivide le proprie riflessioni a riguardo.

L’IA continuerà a essere presente sulle agende di molte imprese come una delle tendenze tecnologiche più rilevanti dell’anno e, con questa, i dati assumeranno un’importanza essenziale.

Pensando a come l’IA avanzerà nei prossimi mesi, Qlik condivide cinque riflessioni. Una di queste è che “l’origine dei dati diventa sempre più importante” nell’era dell’IA visto che, “se non si sa da dove prevengono, è difficile riporvi fiducia”.

“Gli strumenti di IA non potranno offrire risultati affidabili se funzionano con informazioni inesatte, oggetto di bias, incomplete od obsolete. Questa porta alla previsione che quest’anno nascerà qualcosa come ‘una prova del DNA dei dati’”.

La democratizzazione della tecnologia e la possibilità di programmare agilmente con l’aiuto dell’IA generativa sollevano alcuni interrogativi perché si mette “un potere enorme in mano di molte persone”. Questo il monito di Qlik, che rimprovera le aziende di dare poca attenzione all’alfabetizzazione dei propri dipendenti per formarli in IA.

Nonostante l’esposizione, l’IA generativa deve ancora maturare. Nel frattempo, altri tipi di IA e di machine learning potrebbero evolvere. Gli esperti credono che “l’IA ibrida colmerà la lacuna tra la maturità delle diverse IA”.

Altra previsione da tenere a mente è che “L’era dei dati non strutturati è già qui”, visto che l’uso dell’IA ne libera il potenziale. Ora è possibili lavorare con più risorse ed effettuare analisi più complesse, così che le imprese possano assumere decisioni basate sul proprio bacino di dati al completo.

Infine, il 2024 sarà l’anno in cui si confermeranno “i dati come prodotto commercializzabile”, ossia monetizzabili. In concreto, “vedremo più piattaforme che permetteranno di pulire, comprare, vendere e scambiare dati convalidati”.