L’esperienza digitale, chiave per trattenere i talenti giovani

Quasi il 90% di chi prende decisioni per l’impresa ritiene che i dipendenti più giovani esercitino a pressione maggiore sulle risorse IT.

L’esperienza digitale del dipendente (DEX) è chiave per trattenere talenti, specialmente per conservare il personale più giovane. Si tratta di una delle grandi conclusioni a cui arriva Riverbed nel suo ultimo studio.

Secondo il Global Digital Employee Experience (DEX) Survey il 91% dei responsabili alle decisioni aziendali ritiene di dover offrire esperienze più avanzate per soddisfare le necessità del proprio organico e l’89% crede che i dipendenti più giovai esercitino la pressione maggiore sulle risorse IT.

Ove non vengano rispettate queste necessità, il 68% ritiene che il personale abbandonerà l’impresa mentre il 63% crede che la cosa ostacolerebbe la produttività, la reputazione o il rendimento dell’azienda.

Da qui la ragione per cui la maggior parte del campione (91%) si dice intenzionato a trattare il DEX come una priorità e a investire in questo nei prossimi 5 anni.

Almeno 1 esecutivo su 2 (49%) pensa che l’esperienza digitale è l’elemento più importante per rispettare il proprio impegno aziendale con i dipendenti, collocandosi come fattore al di sopra di altri benefit come gli happy hour (25%), caffè e snack (14%) o regali da parte della compagnia (11%).

Ovviamente esistono ostacoli alla sua implementazione, iniziando con i limiti di budget (36%) e la mancanza di talenti o esperti informatici (35%), seguiti poi dall’insufficienza di strumenti di osservabilità (29%) e di servizi SaaS o in cloud (29%) e dall’eccesso di dati (28%).

“La crescente influenza dei nativi digitali, i cambiamenti su come e dove lavorano le persone e la complessità del mondo informatico hanno esercitato un’enorme pressione sui leader aziendali affinché rispettino le aspettative dell’esperienza digitale che lavoratori e imprese nutrono”, commenta Dave Donatelli, CEO di Riverbed.

“Con oltre un terzo dei leader aziendali che ritiene che i dipendenti più giovani lascerebbero il posto di lavoro ove non fossero soddisfatte le proprie necessità digitali, il CIO sta gradualmente diventato anche un Direttore di Talenti”, continua.

“Oltre questa sfida, il sondaggio di Riverbad ha confermato che offrire migliori esperienze digitali diventa sempre più difficile, non più semplice. La cosa positiva è che la stragrande maggioranza dei leader aziendali e i responsabili informatici sembrano capire la sfida che hanno tra le mani”, precisa Donatelli, “e stanno adottando misure proattive per investire in tecnologie come l’IA e l’osservabilità unificata, per aiutare a offrire una migliore esperienza digitale ai propri dipendenti”.