Twitter incolpa Elon Musk per il crollo del fatturato

La piattaforma social ritiene che “l’incertezza derivante dallo stato di stallo dell’acquisizione” stia danneggiando i risultati economici della società.

Twitter ha appena pubblicato i risultati economici-finanziari del secondo trimestre dell’anno.

Il fatturato del social si è contratto dell’1% in questi tre mesi e si è attestato a quasi 1,2 miliardi di dollari. Di questi, quasi 1,1 miliardi derivano da pubblicità, segmento che invece è cresciuto del 2%. Il resto, comprese le nuove iscrizioni, ha ceduto il 27%.

Riflettendo sull’evoluzione del fatturato, Twitter ha parlato di difficoltà “nel settore pubblicitario associati al macro-ambiente”, ma punta anche il dito direttamente contro la mancata, almeno ad ora, acquisizione. La società incolpa “l’incertezza che si è venuta a creare per via dello stato di stallo dell’acquisizione di Twitter da parte di una controllata di Elon Musk”.

Twitter era arrivata all’accordo di acquisizione con Musk per 54,20 dollari ad azione, per un valore complessivo di 44 miliardi di dollari, in contanti.

L’accordo era stato annunciato ad aprile, ma da allora sospetti e ostacoli hanno affossato l’operazione.

Tra Twitter e l’imprenditore sussistono discrepanze relative al conteggio di account falsi o di spam che popolano la piattaforma. La società stima che la percentuale di questi account non arriverebbe al 5% del bacino di utenti attivi quotidianamente e monetizzabili (mDAU). Inoltre, dal social fanno sapere di star eliminando oltre 1 milione di questi account bot ogni giorno.

Tuttavia, Musk ritiene che la percentuale di account falsi sia in verità intorno al 20%, il che porterebbe fortemente al ribasso il valore dell’operazione. Per risolvere questi dubbi, Musk avrebbe richieste informazioni strutturali senza però ricevere i risultati attesi.

A inizio luglio, l’acquirente ha deciso di esercitare il proprio diritto di rescindere l’accordo di acquisizione e di abbandonare l’operazione. Twitter, dal suo canto, si è mostrata intenzionata a concludere l’accordo “al prezzo e secondo i termini concordati” in principio.

Nel contesto dell’ultima presentazione dei risultati economici, Twitter ha comunicato di ritenere che “la supposta rescissione da parte del Sig. Musk è invalida e illecita, e l’accordo di acquisizione è ancora vigente”.

Il 12 di luglio, Twitter ha avviato formalmente una procedura legare per raggiungere la finalizzazione dell’accordo nei termini pattuiti. Il 19 luglio, è stato concesso lo svolgimento di un processo rapido che inizierà il prossimo ottobre.

“L’adozione di un accordo di acquisizione da parte dei nostri azionisti è l’unica approvazione o condizione normativa che manca per completare l’operazione in virtù dell’accordo formalizzato” ricorda Twitter. Anche se ora come ora è impossibile prevedere quando l’operazione sarà ultimata, se mai sarà ultimata, e quando si concluderà il contenzioso in corso.

Stando all’ultimo rapporto di Twitter, la base di mDAU si attesterebbe intorno ai 237,8 milioni di utenti in media: 41,5 milioni negli Stati Unit e 196,3 milioni nel resto del mondo. Questo suppone una crescita anno su anno del 16,6%.

Se invece si osserva l’andamento economico dell’anno scorso, è chiaro che il fatturato ne esce indebolito. Un anno fa l’utile netto trimestrale era stabile 66 milioni di dollari, mentre ora accusa una perdita netta di 270 milioni.