L’attività di Lenovo, senza contare i pc, vale oltre il 40% delle entrate

Nell’ultimo trimestre, la società ha ottenuto complessivamente 15,3 miliardi di dollari.

Lenovo ha incassato 15,3 miliardi di dollari nell’arco dell’ultimo trimestre dell’esercizio 2022-2023. La multinazionale cinese sottolinea che le entrate per segmento dell’attività non comprensivo della parte pc hanno raggiunto i massimi storici.

“La nostra strategia di trasformazione guidata dai servizi sta dando i suoi frutti”, commenta l’amministratore delegato e presidente Yuanqing Yang. “I nostri motori di crescita diversificata in aree non-pc rappresentano ora oltre il 40% delle entrate del Gruppo e stanno portando un’elevata profittabilità”, commenta.

Sia il segmento di Soluzioni e Servizi (SSG) sia quello di Soluzioni di Infrastruttura (ISG) hanno registrato entrate record con, rispettivamente, 1,8 miliardi e 2,9 miliardi di dollari, per un tasso di crescita del 23% e del 48% ciascuno. Inoltre, per quanto riguarda ISG, sono raddoppiati gli utili operativi fino al massimo storico di 43 milioni.

L’unione di entrate relative a soluzioni e servizi non incentrati su hardware si colloca ora su un mai visto 53%, con i servizi gestiti che quasi hanno raddoppiato i valori anno su anno.

Inoltre, “nonostante il difficile contesto macroeconomico, siamo riusciti a preservare la nostra leadership nel mercato del pc”, conferma Yang. L’unità di Dispositivi Intelligenti (IDG) conserva la prima posizione nel mercato pc con una quota del 23,1%.

Gli utili netti di Lenovo relativi al terzo trimestre sono stati di 437 milioni di dollari. Tutte le unità della società hanno contribuito al risultato e alla situazione di profittabilità per il quinto trimestre consecutivo.

“Abbiamo piena fiducia nel fatto che la nostra strategia chiara, la resilienza operativa, la sana liquidità e i continui investimenti in innovazione garantiranno una crescita sostenibile sul lungo temine e miglioreranno la profittabilità”, commenta poi.

Lenovo prevede che la spesa verrà recuperata nel medio-lungo termine e assicura che la domanda reale del settore pc “è di gran lunga migliore di quanto indicano le cifre della produzione nel settore”, risentite dall’eccesso di inventario nel canale.

Per il secondo semestre, la società spera di riprendere la via della crescita e di ricevere una domanda da parte degli utenti finali maggiore rispetto a quella registrata in epoca pre-pandemica.