Le entrate annue di VMware crescono fino ai 13,3 miliardi di dollari

Circa 4 miliardi di dollari sono relativi alla parte di abbonamenti e SaaS.

VMware ha concluso l’anno fiscale 2023, un anno in cui ha ottenuto entrate per il valore di 13,3 miliardi di dollari, un +4% rispetto all’esercizio precedente.

Tra entrate per abbonamenti, SaaS e licenze, la società ha ottenuto oltre 6,8 miliardi di dollari per un miglioramento complessivo annuo dell’8%. Solo la parte di abbonamenti e SaaS hanno apportato oltre 4 miliardi di dollari, ovvero un miglioramento del 25% rispetto al 2022. È bene puntualizzare che due punti percentuali di questa crescita si devono alla settimana aggiuntiva che ha avuto l’esercizio 2023, visto che il quarto trimestre è VMware è durato quattordici settimane anziché tredici.

Le entrate del quarto trimestre sono state pari a 3,7 miliardi di dollari con un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Siamo molto soddisfatti dei nostri risultati dell’anno fiscale 2023”, commenta Raghu Raghuram, CEO di VMware, spiegando che questi numeri “riflettono l’appetito costante dei clienti per le nostre offerte multicloud e la nostra capacità di supportare le imprese con un approccio cloud smart”.

Ora “attendiamo con interesse la fusione con Broadcom, probabilmente in conclusione per la fine di questo 2023 visto che le nostre soluzioni combinate daranno ai clienti più possibilità di scelta e maggiore flessibilità per costruire, eseguire, gestire, connettere e proteggere le proprie applicazioni su scala ”, spiega Rahuram.

Broadcom ha raggiunto la scorsa primavera un accordo di acquisizione con VMware per rilevare la totalità della controparte. Il prezzo dell’operazione commerciale è stato fissato a 61 miliardi di dollari, tra contanti e azioni.

L’obiettivo del gigante americano specializzato in chip è riuscire a comprendere l’offerta di una piattaforma con soluzioni di infrastruttura mission-critical per clienti aziendali in grado di promuovere l’innovazione.

“La transazione combina i nostri due business principali di software per infrastruttura e semiconduttori con un approccio pioneristico e innovatore che ci permette di rivedere cosa possiamo offrire ai nostri clienti”, spiegava Hock Tan, presidente e CEO di Broadcom. Insieme, i due team coltiveranno “una cultura condivisa incentrata sull’innovazione”.

“La piattaforma di VMware e le soluzioni di software di infrastruttura firmate Broadcom affrontano necessità aziendali diverse ma importanti e le due società insieme sapranno fornire risposte in modo efficace e sicuro”, commentava Tom Krause, presidente di Broadcom Software Group.

Raghu Raghuram si augura che la nuova VMware riesca ad apportare “ancora più possibilità, valore e innovazione ai clienti, permettendo loro di prosperare in questa era sempre più complessa contrassegnata dal multicloud”.

VMware inizierà così un nuovo capitolo. Broadcom si assumerà 8 miliardi di debito netto e, dal momento della chiusura della transazione, il gruppo di software (tra cui soluzioni di sicurezza e infrastruttura) cambierà marchio e inizierà a operare come VMware.

Dell Technologies aveva comprato l’81% di VMware tramite l’acquisizione di EMC nel 2016 per un valore complessivo dell’operazione pari a 67 miliardi di dollari, di cui 29 miliardi relativi a VMware. Tuttavia, alla fine la società di Michael Dell aveva deciso di dividere il business di virtualizzazione per concentrarsi su altre aree, come pc e cloud.