1 impresa su 3 citata nel dark web per la vendita dei propri dati o per l’accesso alla sua infrastruttura

Il numero medio di messaggi mensili per accessi illeciti è cresciuto del 16% nell’ultimo anno.

Negli ultimi due anni, Kaspersky ha rilevato circa 40 mila pubblicazioni nel dark web relativi alla vendita di informazioni aziendali. Nell’ultimo anno, la media di questi messaggi mensili è cresciuta del 16%.

Si tratta di inserzioni di criminali informatici con l’intenzione di comprare, vendere o distribuire dati sottratti a un’azienda.

Il risultato finale evidenzia che a cadere vittima di questo traffico di dati è stata una impresa su 3.

Anna Pavlovskaya, esperta di Kaspersky Digital Footprint Intelligence, spiega che “non tutti i dati offerti nel dark web sono unici ed esclusivi”.

“Quando un hacker vuole vendere velocemente questi dati, li pubblica su diversi forum clandestini per raggiungere un pubblico più ampio di possibili acquirenti. Per di più, alcuni data base si combinano e li presentano come nuovi anche se i dati non lo sono”, commenta l’esperta.

“Ad esempio, esistono quelle chiamate ‘combo’, ovvero data base che accorpano informazioni da altri data base precedentemente pubblicati nel dark web”, aggiunge l’esperta.

Per il 2024, la minaccia potrebbe espandersi a più imprese, anche alle più piccole, e alla catena di fornitura globale.