Boom di e-commerce in Europa con la pandemia

Tra il 2019 e il 2021, il volume di queste pagine web è cresciuto di oltre il 126% in Europa.

Mentre la collettività, piano piano, prova a ritornare alla normalità dopo oltre due anni di pandemia, alcune abitudini acquisite durante questo periodo sono diventate essenziali.

Una di queste è sicuramente lo smartworking, che ha permesso la creazione di spazi di lavoro ibridi. Un altro è l’aumento degli acquisti di beni e servizi online, per cui non è necessario recarsi fisicamente nei negozi per fare compere.

Secondo i dati di SiteGround, gli e-commerce in Europa sono cresciuti del 126% tra il 2019 e il 2021, mentre nel resto del mondo il tasso è stato appena del 42%.

“Le possibilità che offrono gli e-commerce hanno assunto sempre maggiore importanza ogni volta maggiore”. I negozi online “non hanno limiti geografici”, spiega il Country Manager di SiteGround Spagna, “sono operativi 24 ore, offrono comodità e flessibilità di pagamento ai clienti e possono offrire un maggior numero di prodotti”, tra i grandi vantaggi.

L’anno chiave per l’evoluzione del settore è stato il 2020. I lockdown hanno trainato la necessità di creare pagine web, tra cui naturalmente quelle di e-commerce.

Quando compariamo i numeri del 2020 e del 2021, in questo secondo anno si nota un calo del 29,5% di siti creati in Europa, seppur esiguo contro il 42,7% a livello mondiale. In generale, la situazione presenta positivamente, con valori nettamente superiore al periodo pre-pandemico, aspetto che si riscontra, peraltro, anche a livello globale, con dati superiori al 100%.

L’Europa mantiene quindi una posizione piuttosto stabile nel comparto e-commerce, dato che si osserva anche guardando al fatto che il crollo di nuovi punti vendita creati non è stato tanto drammatico come in altre parti del mondo.

Lo scorso anno, circa 4 pagine di e-commerce ogni 10 attive (38% per l’esattezza) in hosting su server SiteGround erano europee. Nel 2020 la percentuale era appena del 31%. In 12 mesi la presenza è aumentata quindi del 22,5%.