Eaton lancia IPM 2.0 per ambienti informatici distribuiti

Questa versione del software Intelligent Power Manager è stata ricostruita sulla piattaforma Brightlayer.

È l’inizio di una nuova era per la gestione di ambienti informatici. O almeno questo è quanto intende fare Eaton, con l’annuncio dell’aggiornamento software di Intelligent Power Manager (IPM).

La versione IPM 2.0 è stata ricostruita all’interno della piattaforma Brightlayer e comprende funzioni per il monitoraggio dei dispositivi sia in ambienti fisici sia virtuali, in modo tale da tenerli in funzione in caso di problemi energetici o ambientali.

“La trasformazione digitale si sta estendendo a tutti i settori e questo porta ad una maggiore adozione di ambenti IT distribuiti”, commenta Eric Rueda, business development manager di Brightlayer Data Center Suite per Eaton.

“I rischi collegati a questo tipo di ambiente rendere più critica la gestione energetica, motivo per il quale abbiamo riprogettato il nostro software IPM, al fine di automatizzare ancora di più la gestione energetica e garantire continuità operativa in una vasta gamma di applicazioni”, spiega.

Il rischio di sicurezza informatica viene minimizzato grazie alla scheda di rete Gigabit e alla scheda ModBus, con certificazione UL 2900-2-2 e IEC-62443.

Tra le caratteristiche troviamo un’interfaccia utente minimizzata, un livello avanzato di configurazione, contestualizzazione migliorata per l’interpretazione dello stato dei dispositivi e la facoltà di impostare interruzioni automatiche.

IPM 2 sarà integrato alle piattaforme di virtualizzazione di VMware, NetApp e Deli EMC.

Eaton permetterà di scegliere tra tre tipi di licenze diverse: Monitor, Manage e Optimize.