Il malware sostituisce il ransomware come principale minaccia informatica

I principali obiettivi dei criminali informatici sono le telecomunicazioni, l’ambito sanitario e l’istruzione.

Per la prima volta da oltre un anno e mezzo, il ransomware non occupa il gradino più alto della classifica delle principali minacce informatiche: il malware “tradizionale” ha assunto quindi la prima posizione del ranking.

Questo cambiamento di podio arriva dopo che gli attacchi ransomware sono calati dal 25% del totale delle minacce informatiche a “solo” il 15% tra aprile e giugno 2022, rompendo così una tendenza che durava da gennaio 2021.

I dati sono raccolti in un rapporto a cura di Cisco Talos che ha analizzato i dati derivanti dalle risposte alle minacce informatiche affrontate dalla propria piattaforma Cisco Talos Indicident Response durante il secondo trimestre 2022. La conclusione rivela che i malware comuni, anche chiamati “commodity malware”, sono ora la minaccia più frequente, con un’incidenza pari al 20% contro il 15% dei ransomware.

Gli obiettivi più frequenti per i criminali informatici sono le telecomunicazioni, l’ambito sanitario e gli istituti didattici, seguono poi i trasporti, le industrie e le amministrazioni pubbliche.

Le ragioni alla base di questa variazione di incidenza sarebbero legate al fatto che alcuni gruppi dediti a questo tipo di attacchi avrebbero cessato la propria attività, o in seguito allo scioglimento del gruppo o per l’impossibilità di mettere a segno il colpo per via della nuova forza delle misure di sicurezza, ma molto si deve anche alla ricomparsa di troyan distribuiti attraverso e-mail.

A livello di nazione con la maggior incidenza di attacchi, gli Stati Uniti continuano ad essere i prediletti.