Le società europee di telecomunicazione chiedono alle grandi piattaforme di contribuire ai costi di manutenzione della rete

Le società europee di telecomunicazione chiedono alle piattaforme di contribuire visto l’aumento dell’uso delle reti.

Le associazioni che comprendono le società del settore telecomunicazioni di vari paesi europei hanno inviato una richiesta all’Unione Europea in cui si chiede alle grandi piattaforme di contribuire ai costi che l’elevato traffico sulle reti genera soprattutto a livello di manutenzione.

Si tratta delle associazioni di Italia, Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Romania e la stessa GSMA Europe (di ambito transnazionale europeo) che hanno diffuso il comunicato congiunto dove si chiede una “responsabilità condivisa” in tutto l’ecosistema digitale da comprendere tra gli obiettivi del Decennio Digitale dell’Unione Europea, in cui figura l’estensione della connettività 5G entro il 2030.

Contributo giusto ed equo per l’ecosistema internet dell’Unione Europea

La richiesta avanzata dal settore telecomunicazioni intende introdurre una nuova normativa che garantisca un contributo giusto ed equo da parte delle grandi piattaforme tecnologiche per la crescita dell’ecosistema internet dell’Unione.

La ragione principale alla base della proposta sarebbe l’aumento continuo del traffico dati. La conseguenza è quindi un aumento dei costi di manutenzione delle reti di cui ad ora si fanno carico gli operatori.

Il contributo viene quindi richiesto perché siano gli stessi utenti a trarre i vantaggi degli aggiornamenti sulla rete e del rafforzamento dell’infrastruttura che permette la connessione a internet per godere della massima velocità e con la più alta qualità per i servizi messi a disposizione dalle piatteforme digitali.

Nel comunicato congiunto, le associazioni delle società di telecomunicazione chiedono “ai governi e ai responsabili politici dell’UE di prendere posizione netta verso l’appoggio e l’introduzione del principio di un contributo giusto ed equo, convinte che sarà fondamentale per mantenere e far crescere l’ecosistema internet dell’Unione”.