Equinix mette mano al termostato: i suoi data center funzioneranno a 27°C

La società intende ottimizzare il proprio consumo energetico e implementare un raffreddamento più efficiente.

La società specializzata in infrastrutture digitali, Equinix, si impegna a ridurre l’uso di energia aumentando il range di temperatura nelle operazioni dei propri data center.

La società, infatti, prevede di far funzionare i propri impianti ad una temperatura intorno ai 27 gradi, in linea quindi con i limiti accettati dagli standard A1A della società americana per il riscaldamento, la refrigerazione e l’aria condizionata (ASHRAE).

L’obiettivo è l’attuazione di un raffreddamento più efficiente, che sia in grado di rispondere alle esigenze di impianti informatici come server, router e sistemi di archiviazione.

Nel lungo termine, i clienti dovrebbero essere in grado di ridurre le proprie emissioni di CO2 collegate alle operazioni dei data center, rilanciando la sostenibilità della catena di fornitura.

“Con questa nuova iniziativa, possiamo regolare il termostato in modo intelligente nei nostri data center, proprio come facciamo a casa nostra”, dice Jon Lin, General Manager dei servizi per data center per Equinix.

“Oltre 10 mila imprese fanno affidamento sull’infrastruttura digitale di Equinix, che riveste quindi un ruolo critico nella loro catena di fornitura”, commenta l’esecutivo. “L’iniziativa, una volta totalmente operativa, ha il potenziale di garantire importanti vantaggi alle imprese che intendono ridurre le proprie emissioni di scope 3 nella propria catena di fornitura per rispettare la propria politica climatica”.

Per Lin questo “segna un passo importante nel nostro programma generale di sostenibilità e per il nostro impegno verso la neutralità climatica”.

Equinix si impegna per ridurre le emissioni legate sia alle operazioni sia alla catena di fornitura entro il 2030.

Dal 2018, oltre il 90% dell’attività si alimenta con energie rinnovabili, percentuale salita al 95% nel 2021.