IBM promuove l’IA generativa aziendale con nuove capacità ibride e orchestrazione avanzata di agenti

IBM presenta tecnologie per scalare l’IA generativa in ambienti ibridi con agenti orchestrati, dati più precisi e un’infrastruttura sicura.

IBM ha presentato una serie di innovazioni nel suo evento annuale THINK 2025 con l’obiettivo di accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa nell’ambiente aziendale. Le nuove tecnologie, progettate per ambienti cloud ibridi, cercano di risolvere le sfide di integrazione, scalabilità e precisione nell’implementazione di agenti di IA, offrendo benefici tangibili come un ritorno sull’investimento (ROI) del 176% e un miglioramento del 40% nella precisione dei modelli.

Adozione della GenAI nell’ambiente aziendale

Secondo IBM, l’era della sperimentazione con l’IA si è conclusa e ora il vantaggio competitivo dipende dalla capacità di integrare soluzioni di IA che generino risultati di business concreti. Lo ha affermato Arvind Krishna, CEO di IBM, sottolineando che gli strumenti ibridi dell’azienda sono pensati per ridurre la complessità e promuovere implementazioni produttive in modo rapido e sicuro.

Una delle principali novità è watsonx Orchestrate, una suite che permette di creare agenti di IA in meno di cinque minuti e che si integra con più di 80 applicazioni aziendali leader. Oltre ad agenti predefiniti per dominio, offre orchestrazione multi-strumento, osservabilità completa e un catalogo con più di 150 agenti pre-costruiti, frutto di collaborazioni con aziende come Salesforce, Oracle e Symplistic.ai.

Per affrontare le sfide di integrazione in ambienti ibridi, IBM ha lanciato anche webMethods Hybrid Integration, una soluzione che automatizza flussi di lavoro distribuiti tra API, applicazioni e partner B2B. Un rapporto di Forrester evidenzia che le aziende che hanno adottato questa tecnologia hanno ottenuto una riduzione del 40% nei tempi di inattività e un risparmio del 67% in progetti semplici.

Nell’ambito dei dati, IBM ha evoluto watsonx.data per facilitare l’attivazione di dati non strutturati mediante un approccio di lakehouse combinato con capacità di data fabric. Questa architettura permette una maggiore tracciabilità, governance e connessione di dati dispersi, elevando la precisione dei modelli fino al 40%. Nuovi strumenti come watsonx.data Integration e Intelligence rafforzano questa capacità, unitamente alla recente acquisizione di DataStax, che apporta funzionalità avanzate di ricerca vettoriale.

IBM LinuxONE 5

A livello di infrastruttura, l’azienda ha annunciato IBM LinuxONE 5, la sua nuova piattaforma Linux per IA, capace di realizzare fino a 450 miliardi di inferenze giornaliere. Include acceleratori di IA come Telum II e Spyre, crittografia quantistica sicura e container confidenziali. Secondo IBM, migrare carichi di lavoro da sistemi x86 a LinuxONE 5 può ridurre del 44% il costo totale di proprietà in cinque anni.

Queste soluzioni si completano con una rete di collaborazioni ampliate con AMD, CoreWeave, Intel e NVIDIA, orientate a rispondere alla crescente domanda di carichi di lavoro intensivi di IA.

Con queste novità, IBM rafforza la sua strategia di convertire l’IA generativa in un componente essenziale della trasformazione digitale aziendale. Scommettendo su un’architettura aperta, strumenti accessibili e un’infrastruttura ad alte prestazioni, l’azienda cerca di facilitare il passaggio dall’IA sperimentale a un’IA veramente scalabile, produttiva e sicura in ambienti ibridi. Che impatto avranno queste soluzioni nella corsa per la leadership dell’intelligenza artificiale nel cloud?