Nell’ultimo trimestre 2022 le consegne di pc crollano del 38% in Europa occidentale

In tutto l’anno le consegne di pc fissi, portatili e workstation sono state il 21% al di sotto dei livelli 2021.

Il 2022 non è stato un anno positivo per le vendite di pc, né a livello globale né a livello europeo. I dati di Catalys per l’Europa occidentale rivelano che le consegne di pc fissi, portatili e workstation hanno ceduto il 21%.

Nel quarto trimestre si è registrato il calo più sostanzioso, con un -38% e 10,7 milioni di unità. Di questi 8,6 milioni sono portatili, che hanno registrato un -40% rispetto allo stesso periodo 2021.

I cinque principali produttori (Lenovo, HP, Dell, Apple e Acer) sono stati quelli ad accusare maggiormente la frenata nel segmento pc.

“Nonostante gli importanti sconti proposti, le consegne di pc di consumo nella regione sono crollate del 27% tra il terzo e quarto trimestre dello scorso anno”, conferma Kieren Jessop, analista di ricerca per Canalys. “Questo importante calo sequenziale nel trimestre di Natale sottolinea l’impatto che la situazione economica sta avendo sulla domanda e spiega l’attuale situazione delle scorte d’inventario”.

“Tuttavia, è anche importante tenere a mente il livello di saturazione del mercato durante l’evoluzione della pandemia. Dal secondo trimestre del 2022, l’Europa occidentale ha registrato 8 trimestre consecutivi con volumi di vendite per il segmento pc superiori a quello relativo al trimestre di Natale 2019”, ricorda Jessop.

Il mercato del pc dovrebbe mantenere questo trend negativo per buona parte del 2023. Canalys prevede un calo nelle vendite dell’Europa occidentale pari al 7% per l’intero anno, anche se con miglioramenti a livello del quarto trimestre. Nel 2024, invece, il mercato dovrebbe tornare a crescere, con un miglioramento atteso del 12%.

“Fortunatamente, i primi segnali ci dicono che è probabile che questo sia il punto più basso del mercato dei pc”, commenta Jessop.

“In vista del futuro, il 2024 porterà un’accelerazione nella crescita”, prevede l’esperto, mentre “riprenderanno gli acquisti rimasti congelati dei consumatori e le imprese inizieranno una transizione più generalizzata verso Windows 11”.