Proofpoint avanza previsioni sulla perdita di dati multicanale

Proofpoint DLP Transform funziona sui principali canali: e-mail, cloud, endpoint e web.

Proofpoint annuncia una tecnologia di protezione delle informazioni con funzioni DLP (Data Loss Prevention) multicanale. Il lancio è pensato per affrontare le sfide che pone l’era dell’IA, dei copilot e dei chatbot.

“Con poca trasparenza su come vengono archiviati e utilizzati i dati inviati, e ancora meno chiarezza su come si possono eliminare o cancellare se questi vengono inviati per errore, i sistemi GenAI rappresentano un nuovo canale di rischio tramite cui si possono sottrarre dati”, spiegano dalla società.

“Mentre alcune società hanno proibito in toto l’uso di siti di IA generativa, altre ne riconoscono i vantaggi che possono offrire in termini di produttività e ricercano maniere per poter esercitare un controllo su questi strumenti GenIA”, aggiunge Mayank Choudhary, direttore generale del gruppo di protezione delle informazioni per Proofpoint.

“Si tratta di mettere in chiaro il dibattito tra fornire strumenti di produttività agli utenti finali e garantire la sicurezza dell’azienda”, commenta.

La proposta di Proofpoint è stata battezzata Proofpoint DLP Transform e si riassume nella messa in comunicazione di “questi due mondi tramite una soluzione facile da implementare e amministrare”, che comprenda casi d’uso di IA generativa.

La soluzione tratta e-mail, canali cloud, endpoint e web allo stesso modo. Riunisce in un unico pacchetto un’architettura nativa in grado di analizzare il comportamento dell’utente, la classificazione di dati aumentata dall’IA e il contesto di minacce per evitare il rischio di dati.

L’idea è permettere alle imprese di applicare politiche in tutti i canali autorizzando o rimuovendo l’autorizzazione interazioni con strumenti di IA generativa secondo il comportamento dei dipendenti, contenuti introdotti e derivazione dei dati.

Questo si traduce in rilevazioni, blocchi e notifiche di incidente come il caricamento di file di codice sorgente e di proprietà intellettuale aziendale.

“L’incertezza che ha accompagnato l’esplosione degli strumenti di GenIA ha dato nuova urgenza al consolidamento degli strumenti DLP”, commentano da Proofpoint.

I responsabili spiegano che “la perdita di dati è di per sé già abbastanza negativa per una sola parte, però data la propensione degli strumenti GenAI ad addestrare modelli con dati inviati da utenti e la relativa tendenza a rivelare informazioni sensibili tramite ingegneria rapida, il furto di dati a uno strumento GenAI può risultare equivalente a renderli pubblici”.

Proofpoint ha intenzione di estendere le capacità di DLP Transform tramite un’estensione basata su navigatore per contenuti scritti con strumenti come OpenAI ChatGPT e Google Gemini – probabilmente disponibile dalla seconda metà dell’anno.

Qualche giorno fa, la società specializzata in sicurezza aveva annunciato anche la disponibilità di Adaptive Email DLP per prevenire perdite di dati accidentali o intenzionali tramite e-mail in modo automatica.