“Il mondo si trova già immerso in una guerra fredda cibernetica”

Palo Alto Networks lancia l’allarme su “un conflitto attivo in cui gli Stati nazione lanciano attacchi digitali per destabilizzare economie, sabotare infrastrutture e ottenere vantaggi strategici”.
Dopo la Guerra Fredda “tradizionale”, è arrivata la guerra fredda cibernetica. Questo nuovo scontro è già una realtà, secondo gli esperti di sicurezza.
Palo Alto Networks afferma che siamo immersi in quello che potrebbe essere definito “un conflitto attivo in cui gli Stati nazione lanciano attacchi digitali per destabilizzare economie, sabotare infrastrutture e ottenere vantaggi strategici” e in cui si verifica “un’aggressione costante, a bassa visibilità, ma con impatto crescente”.
In questo scenario, gli attacchi vanno oltre l’ottenimento di informazioni, mirando anche a provocare l’interruzione delle operazioni in settori chiave.
A ciò si aggiunge il fatto che gli Stati starebbero collaborando con gruppi criminali, il che facilita la copertura sull’identità dei responsabili, complicando al contempo il rilevamento degli attacchi.
Per aiutare le organizzazioni a prepararsi in quest’epoca di guerra fredda cibernetica, Palo Alto Networks offre una serie di raccomandazioni pratiche.
La prima cosa sarebbe “integrare il rischio geopolitico nella pianificazione della continuità aziendale”, specialmente quando l’azienda lavora con dati e infrastrutture “che attraversano i confini”.
“Passare dalla sicurezza perimetrale a una difesa basata sull’identità e potenziata dall’intelligenza artificiale” è elencata come altra misura a contenimento della minaccia.
Visto che gli hacker si nascondono e agiscono rapidamente, aiutati dai progressi tecnologici, la difesa e la risposta devono ricorrere all’innovazione per eguagliare il loro ritmo.
Il terzo passo prevede “investire nella sicurezza cloud con una visione globale”, perché il nemico userà “qualsiasi errore, cattiva configurazione o ritardo nel rilevamento, indipendentemente dalla posizione tecnica o legale”.
Quarto punto, “operazionalizzare l’intelligence sulle minacce” e promuovere un “flusso continuo di intelligence utile”. Ciò include il coinvolgimento dei consigli di amministrazione e dei comitati esecutivi.
Infine, Palo Alto Networks invita a “rimodellare il ruolo dei responsabili tecnologici”, affinché figure come il CIO e il CISO vadano oltre i compiti puramente tecnici.
Palo Alto Networks avverte inoltre che la guerra fredda cibernetica è un problema che mette a rischio tutte le organizzazioni a causa dell’espansione della superficie di attacco in piena era digitale.