Aumenta del 15% la spesa in software da parte delle imprese europee

La domanda di applicazioni di collaborazione, flusso di lavoro e gestione di contenuti è iniziata a rallentare nel 2022 con la transizione al modello del telelavoro.

Il mercato europeo di software sta vivendo una cresciuta sostenuta nonostante l’incertezza economica e geopolitica. Secondo i dati di IDC, infatti, la spesa aziendale in software è aumentata del 15% anno su anno, in valuta costante, nel corso del 2022 e questo si deve a tre fattori chiave:

  • Necessità di innovazione
  • Resilienza
  • Sicurezza

Intelligenza artificiale in testa

Le piattaforme di intelligenza artificiale continuano ad essere il segmento a maggior crescita, con un incremento di oltre il 37% e trainato da imprese quali Palantir e AWS. Inoltre, la spesa in strumenti di qualità e ciclo di vita software ha registrato un aumento della spesa di oltre il 26% in valuta costante per via della domanda di grande resilienza, automatizzazione e taglio dei costi.

Nel segmento di sicurezza, società come Microsoft e Gen Digital sono state quelle che hanno investito di più, il che ha portato il tasso di crescita anno su anno a un +25%.

Il 2022 ha poi visto un recupero generalizzato di determinate aree software che erano rimaste particolarmente colpite dalla pandemia. La spesa in applicazioni di ingegneria è cresciuta di oltre i 12% in valuta costante, mentre la spesa in applicazioni di gestione della catena di fornitura ha raddoppiato l’incremento registrato dal 2021, sostenuto dall’adozione di tecnologie digitali e dall’automatizzazione, così come anche dalla necessità di ottimizzare le operazioni e ridurre i costi.

Per quanto riguarda la domanda di applicazioni di collaborazione, flusso di lavoro e di gestione dei contenuti, questa aveva iniziato a rallentare già nel 2022 per lo stato di maturità del mercato e “il cambiamento delle priorità tra le società che provano a navigare le complessità della nuova normalità”.