Il mercato europeo degli smartphone cederà il 13% nel 2023 e crescerà del 7% nel 2024

Questa è la previsione di Canalys, che considera che “l’Europa centrale e l’Europa dell’est, Italia, Spagna e Portogallo presentano le maggiori opportunità a breve termine”.

Il mercato degli smartphone attraversa un periodo complicato. Per questo 2023, la società di consulenza Canalys prevede un calo del 13% a livello di dispositivi venduti in Europa senza contare la Russia.

Ad influire sulla situazione incideranno gli alti livelli di inventario, ma anche il crescente ruolo del mercato di seconda mano e la sempre maggiore vita utile dei dispositivi.

Canalys prevede poi crescita per il 2024. Se tutto va come previsto, le vendite cresceranno del 7% per via di un alleggerimento delle pressioni economici. La cifra stimata è quella di 132 milioni di unità vendute.

“Il contesto continua ad essere difficile”, commenta Runar Bjørhovde, analista per Canalys, “ma il calo dell’inflazione e il miglioramento dei livelli di giacenze hanno seminato il germoglio dell’ottimismo”.

“Con la stabilizzazione del calo della domanda e con il miglioramento dei livelli di inventario nel segmento, riprenderà la crescita del mercato nel 2024”, conferma.

“L’Europa centrale e quella dell’Est, Italia, Spagna e Portogallo presentano le più grandi opportunità a breve termine per i venditori più ambiziosi del comparto smartphone per via di cicli di aggiornamento più corti e per un canale più propositivo alle nuove proposte e ai prodotti di brand emergenti”, commenta Bjørhovde.

Questo non significa che il miglioramento si manterrà poi negli anni successivi. Gli esperti già prevedono un calo del 2% nel 2027, quando i livelli di mercato torneranno ai valori del 2022.

“La prospettiva di mercato a lungo termine fa pensare a una crescita ciclica moderata che metterà alla prova i modelli di business attuali per i fornitori e per il canale”, commenta l’esperto di Canalys.

“Una più lunga vita utile dei dispositivi, le normative stringenti per ridurre i volumi di nuovi dispositivi e una più alta domanda di dispositivi di seconda mano e ricondizionati obbligheranno i fornitori a cercare nuove opportunità per generare entrate e continuare a ottenere profitti”, indica.

“All’interno di questa dinamica, i fornitori devono assumere maggiore controllo dei cicli di vita dei dispositivi per rispettare le tendenze e captare opportunità di business”, osserva l’esperto.