Licenziamenti anche tra le start-up: 3 mila dipendenti in meno solo a gennaio

L’aumento anno su anno dei licenziamenti raggiunge il 1700% rispetto a gennaio 2022.

Non solo le grandi imprese tecnologiche stanno affrontando duri processi di licenziamenti collettivi. Anche le start-up del settore si trovano nella condizione di tagliare numeri importanti di dipendenti in risposta al clima di recessione economica.

In una recente analisi di Layoffs.fyi si stima che oltre 60 start-up nel settore tecnologico abbiano licenziato un totale di 3 mila dipendenti solo nel mese di gennaio 2023. Rispetto al gennaio scorso, l’aumento di tagli è pari al 1700%, visto che nel 2022 i licenziamenti erano stati appena 180.

La maggior parte di queste imprese hanno ricevuto ingenti fondi da parte di investitori e cicli di finanziamento in tempi precedenti al peggioramento delle condizioni economiche. Il 2021 è stato l’anno record per la crescita degli investimenti ma il 2022, soprattutto da dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ha visto il rallentamento dell’economia, generando una situazione che si è complicata sempre di più.

Come conseguenza, le start-up hanno iniziato ad accusare gli effetti di questa complessità globale proprio come le grandi imprese del mondo tech. Si tratta di una tendenza che, stando alle previsioni, dovrebbe continuare anche nel mese di febbraio.